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Un fatto che sta accadendo!

Siamo già tornati

photo by Simone Spada

In questi giorni di chiusura totale, c'è il rischio di una otturazione totale del desiderio, perché può accadere di essere vinti dalla Pandemia in atto. Stare chiusi in casa non ha mai fatto bene a nessuna età, tanto che è bene tornare a casa, vivere la casa con il giusto rispetto di sé e di chi ci sta attorno. 
Oggi, però, dobbiamo fare uno strappo alla regola perché oltre ad essere molto seria questa epidemia, può esserci più di qualche problema se si continua a condurre la vita "sociale" di qualche settimana fa. Per cui: RIMANIAMO A CASA!
Questo stare fra le mura domestiche ci sta facendo riscoprire il gusto dell'essenziale, di guardare le cose con un ritmo diverso, quello della semplicità. Stiamo vivendo un'occasione speciale per andare nel profondo delle trame familiari, del nostro essere uomini e donne. Detto sinceramente, non interessa quando finirà questo momento ma che sia vissuto intensamente per capire il suo significato. Sì, a tutti noi interessa capire quando poter tornare alla normalità, quindi a scuola, nelle piazze, nelle Chiese, nei bar, insomma nel cuore del cuore di ogni cosa. 
Non siamo i primi a vivere un'epidemia tanto da poter notare sui social, documenti estrapolati dal cilindro di ognuno che si improvvisa storico e saggio, foto, cartigli ecc. che ci tramandano avvenimenti simili in tempi già battuti. 
Stare fermi in poltrona o ancor peggio sul letto non ci porterà lontano se non per un motivo o l'altro da un buon specialista a mettere a posto ciò che abbiamo lesionato. Il rischio, cari amici, secondo me, è quello di lesionare tutto o parte di noi se rimaniamo fermi e immobili sui nostri "troni domestici"!
C'è chi sta imparando a scoprire dei talenti, chi ha messo le mani in pasta nella pasta per fare il pane, chi lavora da casa e come me finalmente ha tanto tempo da dedicare allo studio e produrre nuove ricerche e esecuzioni tecniche. Insomma, i punti di vista anche in questo tempo non mancano, i modi di vivere e mangiare anche; quanto si mangia! Impariamo a gustare più che a mangiare!
Per cui: Siamo già tornati alla normalità!

Durante il lavoro, il tempo che ha una cadenza scandita da ciò che si fa, è facile dire: alle 13 pranzo oppure alle 20 c'è la cena. Forse lavorando non si gusta il cibo tanto da mangiare "cose veloci" dettate dal tempo che corre veloce. Oggi che il tempo si è rallentato, è giunto il momento di gustare. Nell'esperienza monastica (quelli che per molti stanno chiusi in un ambiente chiamato monastero) ci sono gli elementi per vivere questo tempo e tutti i tempi che si vivranno. Soprattutto nel carisma benedettino, la regola Ora et Labora, nella sua genuina etimologia ci dà due indicazioni anche per questa quarantena per COVID-19. Non ci facciamo da soli, neanche stamattina che abbiamo aperto gli occhi, non ci siamo svegliati per nostra volontà tanto da "doverci" alzare pur volendo rimanere nel letto, alcuni, (per un impegno o altro) perché il giorno ci introduce alla realtà totale. Quando ci siamo appassionati, innamorati o rattristati, non abbiamo mica voluto tutto ciò! 
Innamorandoci, appassionandoci, c'è una disponibilità del cuore che ci introduce alla libertà e quindi alla volontà ma dire che l'abbiamo voluto noi o che era così come ce l'aspettavamo...è grossolana come affermazione. Anche il dolore, che ci sorprende e ci fa stare male, può essere una possibilità non per distrarci così da anestetizzare gli occhi ma è l'opportunità per domandare, scoprire e riscoprire il bene più grande e che ci fa essere uomini veri. Come accade in questo periodo dove sembra tutto venirci meno, è il tempo della possibilità di ritornare ancora di più all'essere uomini bisognosi di uno sguardo, di una carezza che alle volte ci vergogna, di un'operosità della mia libertà per chi mi sta accanto.

Ci stanno mancando le passeggiate, gli svaghi, l'aria aperta, i viaggi, gli amici, le giornate a lavoro ecc.. Ho preparato per voi un video (una mia passione è la fotografia soprattutto aerea, tanto che la pratico nei momenti liberi perché mi rigenera) che riassume tutte le bellezze della Puglia, la regione in cui vivo, così da poter riflettere su come è bella la libertà al cospetto della Bellezza con la B maiuscola. Bellezza che ritroviamo nei volti, nei luoghi e nella natura, nell'arte e nella musica, nel lavoro e soprattutto nel quotidiano.
Facciamo fuori la nostalgia e scopriamo il cuore che ci fa fare progressi di ogni genere e ci reindirizza al vero.



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