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Guardando quelle finestre

Quatre Ogives




"Mi piace" quando qualcuno, guardando, viene attratto da qualcosa, perché è proprio quel momento che segna l'inizio di una nuova era!


Penso che per ogni uomo che riesca a produrre qualcosa di interessante, prima ci sia stato sicuramente uno scontro, una accensione della pupilla.
Credo sia il caso di parlarvi delle Quatre Ogives di Erik Satie per pianoforte. Siamo sempre in Francia alla fine dell'ottocento, due anni prima della composizione delle tre Gymnopediés con le quali abbiamo cominciato questo nostro raccontarci.
Erik compone questi quattro quadri perché colpito dalle bifore e trifore di Notre Dame, le finestre della Cattedrale Parigina che oggi implora più di uno sguardo; questo monumento francese ha sempre avuto sguardi stupiti, continua a stupire e forse a far porre più di qualche domanda...
Il nostro Satie che ho avuto il piacere di invitare ad apertura di questo blog non è da meno di altri compositori dell'epoca o precedenti ma a me colpisce la sua semplicità nel portare una novità che può essere armonica, stilistica e quindi artistica. Nella sua musica vedo senza difficoltà la nostra idea di arredamento, il nostro essere alle volte superficiali e nello stesso tempo segnare con questo vezzo tutto umano un solco nel panorama sociale e artistico.
Le Quatre Ogives segnano il 1886 della Francia musicale, è l'anno in cui Erik porta lo sguardo fuori la finestra per imbattersi in qualcosa di Altro da se. C'è chi dice che fosse interessato alla mistica, oppure all'architettura delle cattedrali. Non possiamo sapere di preciso cosa ribolliva nel suo cuore ma possiamo essere certi che ascoltando questi quattro pezzi per pianoforte, l'orecchio comincia a parlare subito allo spirito e poi di schianto alla vista, senza esitare, anche all'olfatto. Perché alludo ai sensi? perché ascoltando una ogive dopo l'altra sentiamo il canto gregoriano, il profumo dell'incenso e guardiamo la luce che filtra da quelle finestre di Notre Dame alle quali il compositore era legato dallo sguardo e forse anche da una nostalgia di Dio.

Ve le faccio subito sentire in una mia esecuzione.  Vi posto la terza, poi se vi va potete scorgere le restanti sul mio canale YouTube. Fatemi sapere cosa ne pensate!


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