Ascoltando...si apre la disponibilità
Mi racconti come...
Mi dici come...
Ho bisogno di ascoltarti...
La vita dell'uomo è caratterizzata dal vedere e dall'ascoltare, due specifici fattori che non indicano una incompletezza ma una pienezza per sentirsi amati.
A tutti è capitato di sentirsi raccontare ma soprattutto di chiedere: me lo racconti? oppure l'esperienza più comune di un'affermazione: Te lo racconto!
Partendo da questa esclamazione ci disarmiamo come niente, perché, sentendo una cosa così, siamo come quando il sole ci invade il campo visivo, accecati dalla presenza dell'altro che può anche darci noia ma se guardiamo con il cuore, ci sentiamo preferiti.
Un giorno mentre passeggiavo sentii un nonno che diceva ad un bambino: te lo racconto! vidi subito gli occhi del bambino spalancarsi come se stesse uscendo in quel momento dal grembo della madre. La disponibilità di raccontare non è un mettere fuori tutto ciò che si ha nel guardaroba della propria esistenza, è invece l'essere disponibili, stare ad ascoltare quel tempo che si può dare per stare nel tempo che si può ricevere e viceversa.
Da questa mia esperienza nell'ascoltare l'esclamazione: te lo racconto, mi è sorto il desiderio di ricercare degli spunti di umanità per far avvertire a chi ne ha voglia il gusto di questo accadere. Attraverso il canale YouTube "Punti di Vista" https://www.youtube.com/channel/UCQP6mB_-byGU2PONEzOTYcg dove carico video e immagini di escursioni e viaggi con le mie reflex e il drone ho pensato di intitolare alcuni vlog proprio con Te lo racconto.
Ho incontrato un signore che appassionato della storia della sua città, delle tradizioni mi ha raccontato in pochi minuti tutto ciò che sa su Taranto e la sua storia. Nicola Giudetti ama dipingere e fa dei capolavori nella città vecchia. Una persona che ha lavorato per tanti anni, ora in pensione e con il cuore semplice di un bambino sa raccontare.
Non è scontato che uno si racconti ma è un miracolo quando ti dice: Te lo racconto!